Stanziamento fondi per riparazione Frana Scogli Grossi

Di seguito mettiamo la trascrizione dell’articolo della Giornalista Rossella Galeotti pubblicato sul SECOLO XIX del 27 gennaio 2022

COMUNE DI CAMOGLI E FAI: FONDI PER RIAPRIRE LA PEDONALE
Rischio geomorfologico a Scogli Grossi-Foce: lavori per 790 mila euro

CAMOGLI

Approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per mitigare il rischio geomorfologico in località Scogli Grossi-Foce (Porto Pidocchio).
L’importo previsto per eseguire i lavori è di 790 mila euro e viene inserito, come aggiornamento, nel programma triennale 2022-2024. Inoltre, per reperire le risorse necessarie al finanziamento delle opere, l’amministrazione chiederà i contributi statali in base alla legge 145/ 2018 sulla “Messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico”. Lo studio di fattibilità è stato affidato al geologo Andrea Benedettini, che ha individuato le problematiche e indicato gli interventi da realizzare, necessari per la messa in sicurezza; è stato anche aggiornato il quadro dei lavori già eseguiti.
Altri 100 mila euro (50 mila finanziati dal Comune, altrettanti dal Fai, proprietario di una parte dei terreni interessati) riguardano, invece, il progetto esecutivo per riaprire la pedonale chiusa dallo scorso 26 settembre in seguito a smottamenti e al crollo di alcuni blocchi rocciosi a lato del percorso sottostante. Per procedere alla riapertura della pedonale nel minor tempo possibile e stata predisposta e si è già conclusa l’operazione di pulizia della vegetazione.
In questa zona saranno sistemate, a cura del Fai (proprietario), barriere paramassi e reti metalliche armate. In tutta la zona oggetto del progetto sono previsti interventi di consolidamento e di difesa passiva con l’installazione di barriere paramassi e di reti armate, oltre a opere di ripristino e manutenzione delle reti esistenti e di protezione e sistemazione dei percorsi pedonali.
Scogli Grossi è zona soggetta a ripetuti eventi franosi, legati anche agli effetti provocati dal contatto tra due rocce di tipo completamente diverso: il calcare dell’ Antola, la radice del Promontorio, e il conglomerato del Monte di Portofino nella parte compresa tra San Nicolò sul versante occidentale e la Cervara su quello orientale.

R. GAL